Adeguamento costo orario mano d’opera per interventi in garanzia

Adeguamento costo orario mano d’opera per interventi in garanzia

Lettera di sollecito adeguamento costo orario mano d’opera per interventi in garanzia inviata da Assocamp a tutte le case costruttrici. Roma, 5724 luglio 2008 Prot. n. 45 Al Responsabile Ufficio servizio post vendita e p.c. Rete Vendita Settore Turismo Aria Aperta Oggetto: sollecito adeguamento costo orario mano d’opera per interventi in garanzia. In occasione di un recente incontro che si è tenuto in Emilia Romagna e che ha visto la partecipazione della maggior parte dei punti vendita, è stato nuovamente affrontato il problema relativo ad un adeguato riconoscimento del costo orario legato agli interventi in garanzia. Si è nuovamente sottolineato come fino a qualche tempo fa, si poteva pensare di colmare le perdite relative al post vendita con gli adeguati margini che sussistevano sulle vendite; ora con la flessione importante di vendite e soprattutto con i margini eccessivamente ridotti, è necessario cambiare atteggiamento. Sono stati esaminati con attenzione gli studi eseguiti e che già Vi sono stati comunicati alcuni mesi fa e la decisione comune è stata quella di condividere tali scelte. Unica alternativa sarebbe quella di rimandare al singolo costruttore i veicoli che dovessero presentare dei problemi, con dei costi sicuramente maggiori ma soprattutto con una serie di contenziosi che certamente non gioverebbero ai rapporti fra concessionario e costruttore. E’ stato inoltre sottolineato come i parametri indicati, che rappresentano i soli costi vivi senza considerare alcun margine di utile per il centro di assistenza, sicuramente saranno condivisi da una attenta, ma soprattutto corretta analisi, da parte del Vostro Servizio assistenza. L’augurio è che i prossimi meeting e gli imminenti nuovi contratti che si andranno a sottoscrivere già terranno conto di tali indicazioni che certamente gioveranno per quelle aziende che vorranno tenere conto di tale scelte e che certamente saranno da noi sottolineate ed evidenziate in occasione dei prossimi incontri. Vi riportiamo di seguito il sunto di un documento condiviso che fra l’altro, come già accennato, dovrebbe già essere in Vostro possesso. Sono state individuate 4 fasce a seconda della struttura, e quindi dei costi, di ciascun concessionario. Innanzi tutto la burocrazia che le case hanno messo in essere per ogni segnalazione e per ogni gestione di una qualsiasi richiesta va semplificata; infatti sembrerebbe quasi che tutta la procedura evidenziata sia destinata a scoraggiare la richiesta di interventi, poiché a volte per cifre ridotte può risultare maggiore il costo della richiesta che il ricavo delle segnalazioni. Per ogni intervento sarà quindi richiesto un contributo forfetario a copertura delle sole spese di gestione, di presa in carico e riconsegna del veicolo e di gestione della garanzia, di 33,00 euro. Lo studio affrontato tiene conto in maniera assolutamente obiettiva dei costi fissi di gestione oltre che dei costi di personale improduttivo legato ai parametri automobilistici, che per il tipo di clientela risulta essere anche troppo ridotto. Così come ridotto se non altro in virtù delle dimensioni dei veicoli e quindi della gestione degli spazi può essere la ripartizione dei costi fissi gestionali. Con queste premesse e stando assolutamente ristretti nella contribuzione, lo studio realizzato ha individuato quattro fasce di aziende e di contribuzioni a seconda delle rispettive strutture e dei relativi costi fissi di gestione, che possono essere racchiuse in fasce A, B, C e D. Importante anche sottolineare che le tariffe riportate di seguito tengono conto di un’ipotesi di vendita di tutte le ore di mano d’opera disponibili e non considerano nessuna percentuale di guadagno, ma rispecchiano il solo costo vivo. Una prima fascia A rappresentata da coloro che non hanno strutture di officina organizzata e quindi che non producono costi fissi, se non molto limitati, che non hanno personale dipendente e comunque che non hanno personale dipendente improduttivo. Tale fascia, con ogni probabilità, sarà anche caratterizzata da quei centri che non potranno effettuare interventi complessi, in quanto sprovvisti di una qualsiasi struttura adeguata. Il costo vivo di tale fascia viene considerato in €. 23,57240. Una seconda fascia B rappresentata da coloro che hanno un minimo di struttura organizzata e che quindi hanno un minimo di costi fissi, ma che non hanno personale specializzato improduttivo e che già cominciano ad essere in grado di effettuare alcuni interventi non certo complessi. Il costo di tale fascia viene considerato in €. 28,40 Una terza fascia C rappresentata da aziende strutturate con un massimo di 5 dipendenti e che hanno una dimensioni riservata specificamente all’officina, con attrezzature e una capacità produttiva da poter affrontare qualsiasi tipo di intervento. Tale costo viene identificato in €. 33,20. Una quarta ed ultima fascia definita fascia D che racchiude tutte le aziende maggiormente strutturate, con dei costi fissi di gestione maggiori, dove effettivamente i tempi di accoglienza, di organizzazione ma soprattutto gli stessi tempi improduttivi hanno dei costi maggiori, oltre ad una incidenza maggiore dei costi di ammonizzazione della struttura. Tale costo orario viene identificato in €. 37,60.. Sempre in tema di garanzie e di assistenza è stata nuovamente sollevata la necessità di poter redigere in collaborazione con tutte le case costruttrici un tempario adeguato ed idoneo, che eviti tutte quelle trattative che si presentano ogni volta ci sia la necessità di interventi in garanzia. E’ gradita l’occasione per inviare cordiali saluti. Il Presidente Vittorio Dall’Aglio
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